Fotografia scattata nei pressi del laghetto Moncorvé a ridosso del rifugio Vittorio Emanuele a quota 2732m. L'immagine mostra i monti Ciarforon 3640m e Becca di Monciar 3544m. Il rifugio è composto da due blocchi, quello vecchio del 1884, aperto anche nel periodo invernale ma non custodito, e quello nuovo terminato nel 1961, aperto e gestito solo nel periodo estivo. Il Vittorio Emanuele è base per l'ascensione finale alla vetta del Gran Paradiso a quota 4061.
Fotografia scattata nei pressi del passo del Grosté a Madonna di Campiglio; immortalata la Cima Grostè a quota 2901m. Rappresenta una delle vette più alte del gruppo delle Dolomiti di Brenta e anche la più caratteristica vista la sua strana forma. Ospita anche alcuni itinerari di sci d'alpinismo molto interessanti, oltre che essere nelle immediate vicinanze delle piste da sci dell'ottimo comprensorio di Madonna di Campiglio.
Fotografia scattata da Hohtalli a quota 3800m nei pressi di Zermatt. L'immagine mostra i cosiddetti gemelli, il Pulluce a destra 4092m e il castore a sinistra 4228m, entrambi posti sulla cresta confinale italo-svizzera, tra i Breithorn e i Lyskamm, sul Monte Rosa. La vetta del Castore è facilmente raggiungibile dal rifugio Quintino Sella sulla via normale per il colle Felik. La cima del Polluce invece è salibile dal rifugio Mezzalama o dal rifugio Guide d’Ayas con un percorso di difficoltà maggiore rispetto a quello del Castore.
Fotografia scattata sulla cresta sommitale monte Grignone in direzione della vetta 2410m che ospita il rifugio Brioschi. Situato nelle imediate vicinanza del lago di Come nel ramo di Lecco. Il versante occidentale scende appunto sul lago con un pendio roccioso, mentre quello orientale, erboso, scende fino alla Valsassina. La via invernale, quella mostrata nella fotografia, sale per il versante orientale, in concomitanza con la via estiva fino in località Pialeral. Qui l'estiva va a sinistra mentre l'invernale prosegue diritta fino alla cresta, passando per il bivacco Girani. Si percorre la cresta in salita in direzione sud e si giunge al rifugio Brioschi.
Fotografia scattata dal monte Spinale di Madonna di Campiglio. Viene mostrata una parte delle Dolomiti di Brenta, nel dettaglio la cresta composta dalla Cima Brenta 3151m, Cima Mandron 3040m e Cima Tosa 3173m, la più alta vetta delle Dolomiti di Brenta. Resistono ancora piccole porzioni di ghiacciaio denominate Vedretta Superiore e Inferiore, collegate con uno scivolo ghiacciato
Fotografia scattata dalla cima Hohtalli di Zermatt a quota 3273m. Nella foto si vede la cresta confine italo-svizzera del Palteau Rosa e del Furggen per poi passare a sua maestà il Cervino (Matterhorn) 4478m. Alla destra troviamo un'altra cima tutta in territorio svizzero dalla forma piramidale, il Dent Blanche 4357m. Il 14 luglio 1865 un gruppo di britannici arrivò in vetta del Cervino per la prima volta salendo dal versante svizzero; 3 giorni dopo una spedizione italiana, salendo dal versante di Cervinia, arrivarono sulla vetta.
Fotografia scattata da Motta di Madesimo poco sotto i 2000m; riprende la vallata e la cresta confinale italo-Svizzera. in ordine da sinistra si possono notare la cima Barna 2857m, il pizzo dei Piani 3150m e il pizzo Ferré 3100m. Alle spalle del punto di scatto è presente la Madonna d'Europa, chiamata anche Vergine delle Vette, una statua alta 13 m e pesante 4 tonnellate, inaugurata nel 1957. Orafi provenienti da tutta Europa contribuirono alla realizzazione del rivestimenti aureo che conferisce la splendida luminosità della statua.
Fotografia scattata da Testa Grigia di Plateau Rosa. Viene mostrato il Piccolo Cervino (in tedesco detto Klein Matterhorm) alto 3883m. Sulla sommità è posta la stazione di arrivo della funivia più alta d'Europa che parte da Zermatt. Alla sua destra si sviluppa una lunga sella ghiacciata che lo congiunge con la Gobba di Rollin, da cui parte un grande altipiano completamente ricoperto dal ghiacciaio che porta al Breithorn 4062m.
Fotografia scattata dal Monte Camino, montagna delle Alpi Biellesi alta 2388m in località Oropa. L'immagine mostra la cestovia che dal rifugio Savoia a 1868m porta fino in vetta. Sullo sfondo ricoperti da uno strato di nuvole il monte Mucrone a 2319m con la sua anticima a 2176m. Il Santuario di Oropa, situato nell'omonimo paese nelle vicinanze della stazione di partenza della funivia che porta al rifugio Savoia, è il più importante santuario mariano delle alpi.
Fotografia scattata da Courmayeur; mostra la cresta confinale italo-francese del Monte Bianco. Nel dettaglio si vede a sinistra il Dente del Gigante 4013m e a destra la Grandes Jorasses 4208m. La leggenda vuole che Gargantua, un gigante, distribuì le parti del suo corpo in diversi luoghi nel mondo. Un dente fu lasciato proprio lì, per proteggere gli abitanti della valle dagli spiriti cattivi.
Fotografia scattata dal Breithorn Occidentale a 4165m in direzione del Monte Rosa. In sequenza da sinistra si possono vedere la cima Nordend 4609m, la Dufourspitze 4634m, la Zumsteinspitze a 4563m, la punta Gnifetti 4554m (centrale in fondo, completamente ricoperta di neve e che ospita il Rifugio Capanna Margherita) e sulla destra le punte del Lyskamm (occidentale 4479m e orientale 4527m). Si intravvedono anche i due ghiacciai, il Grenz che scende tra il Lyskamm e la punta Dufour e il Gorner invece che scivola a valle alla sinistra di quest'ultima.
Fotografia del Massiccio dello Sciliar scattata dall'Alpe di Siusi. Il gruppo roccioso è formato dalla vetta più alta a sinistra, in corrispondenza dell'altopiano, denominata Monte Pez 2563m, più a destra quasi sull'orlo il Monte Castello 2515m. I due pizzi più caratteristici sono la Punta Euringer 2394m e la Punta Santner 2414m. Fino al 1880 quest'ultima si chiamava Punta del Diavolo, poiché l'unico che aveva il coraggio di scalarla era Johann Santner prese il suo nome.
Fotografia scattata dal Colle Sarezza di Champoluc a quota 2700m, punto di arrivo della seggiovia. E' possibile vedere la cresta confinale con la Svizzera dal versante sud. In fila da sinistra si intravedono i mostri sacri delle Alpi, il Cervino 4478m, la Gobba di Rollin 3899m, i tre Breithorn (occidentale 4174m, centrale 4159m e orientale 4139m) e il gruppo del Monte Rosa (Polluce 4092m, Castore 4228m e Felikhorn 4174m).
Fotografia scattata dalla Bocchetta delle Pisse (2400m), punto d'arrivo della seggiovia biposto che parte dalla stazione d'arrivo della cabinovia, che da Alagna porta in quota in direzione del passo dei Salati. L'immagine mostra il versante piemontese del Monte Rosa e soprattutto a destra la cima Gnifetti, che ospita il rifugio più alto d'Europa a quota 4554m (si riesce a scorgerne la sagoma), la Capanna Regina Margherita. Il rifugio fu inaugurato nel 1893 alla presenza della Regine Margherita e demolito nel 1979, per poi essere reinaugurato sotto una nuova veste l'anno successivo. Oggi ospita la biblioteca e l'osservatorio astronomico più alti d'Europ
Fotografia scattata dalla cima Piazzotti o anche detta di Valpianella (2349m), nelle Orobie bergamasche al confine a sud della val Brembana e a nord della val Gerola. L'immagine, in direzione ovest, mostra una cresta formata da alcune vetta a cui capo spicca a destra il Pizzo Trona con i suoi 2510m. Leggermente sulla destra in fondo si erge invece il più famoso Pizzo dei Tre Signori (2554m), chiamato così perché sul confine secoli fa di tre regni: il Ducato di Milano, la Serenissima Repubblica di Venezia e lo svizzero delle Tre Leghe. Oggi il Pizzo dei tre Signori è sul confine di tre provincie: Lecco, con la val Sassina, Sondrio con la Valtellina (val Gerola) e Bergamo con la val Brembana.
Fotografia scattata dal versante esposto a sud del Piz Ridl sull'Alpe di Siusi, mostra tutto lo splendore del Sassopiatto (2969m), Sassolungo (3181m) e un pezzo del gruppo del Sella (3152m). Del Sassolungo, una leggenda del posto lo vuole come sepoltura di un gigante, punito per aver rubato agli uomini e aver incolpato gli animali del bosco. Il gruppo del Sella è un altopiano a circa 3000m sul livello del mare, da cui spunta la cima del Piz Bué a 3152m, e ospita il famoso giro del Sellaronda tutt'intorno i suoi versanti, da percorrere con sci ai piedi.
Fotografia scattata dalla punta Hohtalli a quota 3286m presso Zermatt. Da quella posizione si ha una vista incredibile su tutta la cresta confinale con l'Italia, partendo a sinistra dal Monte Rosa, passando per il Breithorn e concludendo a destra col Cervino. In questa immagine si può vedere a sinistra la cima più alta del massiccio del Monte Rosa, la punta Dufour (4634m), e sulla destra il Lyskamm (4527m). Sono ben visibili anche le lingue dei due ghiacciai, il Gorner a sinistra della Dufuorspitze e il Grenz che scende tra le due predette cime. Il Gorner è il terzo ghiaccio della Svizzera per estensione.